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Quali caratteristiche deve avere un pavimento industriale per cantine

Analizziamo le principali caratteristiche tecniche che devono avere i pavimenti per le cantine vinicole:

Innanzitutto i fabbricati e i locali adibiti ad aziende vitivinicole devono avere diverse aree che svolgono operazioni ben distinte e che quindi necessitano di pavimentazioni con caratteristiche ottimizzate in base alla necessità.

Gli stabilimenti di produzione devono essere provvisti, fatti salvi i requisiti previsti da leggi e regolamenti speciali, di locali o aree funzionalmente separati per la pigiatura/pressatura, la vinificazione e l’imbottigliamento, l’alloggiamento di materie prime (es: imballaggi) e il prodotto finito, servizi igienici e locale spogliatoio.

Possono inoltre essere provvisti di locali o aree funzionalmente separate per il fruttaio, ovvero il locale appassimento uve, il locale degustazione, il locale vendita ed il locale/area invecchiamento/affinamento/remuage.

Cosa dice la normativa sui pavimenti industriali per cantine

La normativa impone requisiti comuni a tutte le aree: una realizzazione che consenta una facile pulizia, con pareti e pavimenti, ove necessario, facilmente lavabili e, stante il rischio derivante dal transito su pavimenti resi scivolosi e ingombrati da tubi, la pavimentazione deve essere realizzata in materiale antiscivolo con accorgimenti per permettere un miglior deflusso dei liquidi, (es: adeguata pendenza con sistemi di raccolta dei liquidi, oppure presenza di canalina con griglia di scolo).

Pavimenti in resina industriali

Specifiche di sicurezza per i pavimenti delle cantine

Le pavimentazioni devono essere rispondenti alle normative inerenti le proprietà antiscivolo di seguito elencate:

  1. l’Allegato IV del D.Lgs. 81/08 precisa …..“1.3.2. I pavimenti dei locali devono essere fissi, stabili ed antisdrucciolevoli nonché esenti da protuberanze, cavità o piani inclinati pericolosi”…
  2. D.M. 14 giugno 1989, n. 236, “Prescrizioni tecniche necessarie a garantire l’accessibilità, l’adattabilità e la visitabilità degli edifici privati e di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata ed agevolata, ai fini del superamento e dell’eliminazione delle barriere architettoniche”, nel quale, al punto 8.2.2 Pavimentazioni, si legge: “Per pavimentazione antisdrucciolevole si intende una pavimentazione realizzata con materiali il cui coefficiente di attrito, misurato secondo il metodo della British Ceramic Research Association Ltd (B.C.R.A.) Rep. CEC. 6/81, sia superiore ai seguenti valori:
    • 0,40 per elemento scivolante cuoio su pavimentazione asciutta;
    • 0,40 per elemento scivolante gomma dura standard su pavimentazione bagnata”.

Le caratteristiche richieste per ogni tipo di locale

Nelle aree di conferimento, pigiatura – diraspatura, fermentazione e vinificazione viene richiesto un pavimento con superficie liscia, facilmente lavabile e disinfettabile, antiscivolo, in grado di consentire un buon grip sul pavimento bagnato, costituito da materiale liscio, non poroso, avente inclinazione verso un tombino a sifone dotato di griglia a maglie fini (in acciaio inox e/o in materiale plastico di sufficiente resistenza al calpestio, ecc.).

Pareti lisce, facilmente lavabili e disinfettabili per almeno 2 mt. da terra. I pavimenti in resina, rispondendo ai requisiti fin qui elencati, sono la soluzione ideale per le pavimentazioni di tali aree.

Viene richiesta anche una elevata resistenza chimica per contatti prolungati con i vini ma anche con altre sostanze chimiche aggressive utilizzate per il lavaggio.

Nelle aree di imbottigliamento e confezionamento, come pure nei magazzini e nelle aree deposito e stoccaggio delle materie prime e prodotti finiti, le caratteristiche delle pavimentazioni devono essere quelle di cui al paragrafo “requisiti comuni a tutti i locali”, ed inoltre devono essere resistenti agli urti e possedere un’ottima resistenza meccanica idonea al traffico medio-elevato di carrelli elevatori.

Le zone adibite allo stoccaggio devono essere provviste di pavimentazione appropriatamente provvista di segnaletica orizzontale e verticale e devono essere limitate le interferenze tra i percorsi dei mezzi e quelli dei pedoni.

Per limitare i rischi di ribaltamento del carrello elevatore, i pavimenti devono essere privi di buche, sporgenze o connessioni. Ovvero devono essere dotati di quella continuità che caratterizza una pavimentazione in resina.

Il pavimento della sala di degustazione di una cantina vinicola necessita di resistenza chimica come nell’area di produzione, ma anche di un pregevole impatto estetico.

Riassumendo possiamo dire che i pavimenti in resina sono perfetti per le cantine vinicole dove si rendono necessarie specifiche peculiarità quali:

  • ELEVATA RESISTENZA MECCANICA - idonea al peso dei macchinari utilizzati e la movimentazione di carrelli;
  • RESISTENZA CHIMICA elevata – idonea alla protezione dall’azione prodotta dal PH acido o da quella dei detergenti più aggressivi;
  • CONDIZIONI IGIENICHE ottimali e durature nel tempo;
  • VALENZA ESTETICA - i pavimenti in resina si contraddistinguono per un’eccellente capacità di abbinarsi armoniosamente sia con gli ambienti più moderni che con quelli tradizionali;
  • CONFORMITA’ ALLE NORMATIVE stabilite per lo specifico settore.